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al testo di Maria Teresa
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Questo scorrere d’occhi più non galleggia dove sprofondo i piedi
l’ingegno s’avventa strano tra il disgregare che fa troppo male
delle miserie che non so parlare
dieci, cento notti ho sezionato all’alba
quando credevo di saper contare
forse di troppa penna ho confidato invano forse sarei già straccia senza inchiostro in corpo.
Vedi? Mi fermo qui perché non puoi capire
ciò che non scrivo è il sangue che mi opprime.
Silloge Collisione d'interni, Il Convivio Editore, 2019
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Maria Teresa
- 09/03/2020 19:56:00
[ leggi altri commenti di Maria Teresa » ]
Sinceramente onorata dalla sua attenta disamina di un pensiero che sì, si dibatte nellimpossibilità di essere compreso in ogni sua espressione ma non si piega alluniformarsi, pago di riversarsi anche solo in pochi, intimi versi. Grazie di cuore
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Lorenzo Tosco
- 09/03/2020 08:59:00
[ leggi altri commenti di Lorenzo Tosco » ]
Poesia profonda e sofferta, almeno come appare a me, strimpellatore da strapazzo con facilità di concetti ed espressioni. Sulla linea di uno stile poetico moderno la poetessa si diffonde in dolorosi (almeno mi pare) pensieri che lasciano nel lettore un senso di vuoto e sconforto, pur nel riconoscimento di uno stile proprio ed apprezzabile. Bella ed attuale poesia.Saluti.
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